venerdì 23 dicembre 2016

Aspettando "BabbU"!

Nonostante la stanchezza di questo faticosissimo venerdì pre natalizio ho deciso che dovevo assolutamente aggiornare il blog! 
Troppe cose da raccontarvi!
Dicembre per noi è il mese dei Compleanni, il mio e quello di Carl a pochi giorni di distanza, e quest'anno c'era un bellissimo ponte di quattro giorni, quindi abbiamo festeggiato veramente in grande!
Il giorno del mio compleanno (l'otto dicembre) c'era il sole, quindi nonostante il freddo abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco noi tre soli di prima mattina. Poi nel pomeriggio siamo andati a Firenze a prendere mia mamma alla stazione e con l'occasione abbiamo fatto un bel giro per le vie illuminate, gironzolato per un mercatino e soprattutto corso dietro a Cesare super eccitato per tutte quelle cose nuove. Il giorno dopo abbiamo lasciato Cesare con la nonna e per la prima volta dopo secoli siamo andati da soli NOI DUE in un centro benessere che ha aperto da poco qui vicino e abbiamo passato due ore tra saune, bagni turchi e piscine con le bolle!
Poi pranzetto in un caffè carino e siamo tornati alla base. 
Sabato passato con mia mamma tra giardinetti e mercato, mentre domenica, che era il compleanno di Carl,  abbiamo concluso in bellezza il nostro week end lungo festeggiando dai suoceri a pranzo e poi mollando di nuovo Cesaretto per andare a teatro a vedere "Evita" con Malika Ayane. 
Insomma, ci siamo scatenati!!!
Di solito non mi piace lasciare Cesare con i nonni nel fine settimana, perchè mi sembra già di vederlo così poco durante la settimana che nei week end voglio godermelo io e cercare di passare del tempo tutti e tre insieme... ma in questo caso avendo quattro giorni a disposizione ci siamo potuti concedere anche un pò di tempo per noi due soli, come non facevamo da tanto. 
In questo ultimo mese Cesare ha iniziato a cercare di parlare, ed è proprio uno spasso. Imita tutti i suoni che sente da noi e tenta di fare dei veri e propri discorsi con soggetto e complemento oggetto (i verbi ovviamente non li conosce), e anche se a volte il risultato è incomprensibile io cerco di sforzarmi più che posso a decodificare il suo linguaggio, perchè mi dispiace dirgli che non capisco! 
Le sue parole preferite al momento sono: brumbrum (macchina), miaaa (gatto), dindon (campane), tardi, tapiii (peppa pig), talpa, gòòòl (pallone), tappo, uovo e uva. Alcune non sono di grande utilità (come Talpa, che ha imparato dal suo libro preferito con gli animali), ma a lui piacciono i suoni più che i significati!
Stare in sua compagnia è sempre più divertente, mi riempie di meraviglia e lo vedo crescere e trasformarsi sotto i miei occhi di giorno in giorno: il fatto di poter avere una comunicazione con lui è l'ultimo degli incredibili cambiamenti che ha fatto, e il bello è che non si sa mai cosa aspettarsi dopo!
Anche con i suoi amichetti interagisce molto di più: con le mamme del gruppo dell'associazione (con tre o quattro siamo rimaste molto in contatto) cerchiamo di farli incontrare spesso, adesso che è inverno a casa dell'una o dell'altra, e loro sono felicissimi di ritrovarsi ogni volta, si corrono incontro, gridano tutti contenti, e si vede proprio che sono affezionati. 
Con una decina di famiglie abbiamo anche organizzato una festicciola di Natale prendendo in affitto la stanza di una ludoteca e portando noi da mangiare, ed è stato un successo. I bimbi si sono divertiti come matti e noi anche in realtà...
A proposito di questo ogni tanto si riaffaccia l'argomento Asilo Nido...ormai per l'anno prossimo a settembre. Sono molto combattuta, a volte penso che a lui piacerebbe stare tutti i giorni con gli altri bambini, altre però mi ritornano i vecchi dubbi: sul fatto che le educatrici sono troppo poche per troppi bambini, sul fatto che gli asili nido che vado a visitare mi sembrano un pò dei "parcheggi", sul fatto delle regole e della routine, che mi dà l'idea di tanti piccoli "soldatini", e poi tutte le considerazioni organizzative della nostra famiglia, cioè che non avremmo nessuno per andarlo a prendere e così via. Insomma, la verità è che ci troviamo veramente bene con questo sistema Nonno/Papà + Tata Fotografa che l'idea di dover trovare una nuova organizzazione e un nuovo equilibrio mi mette abbastanza ansia. Vedremo...a gennaio ci sono un pò di giornate open day degli asili nido, magari andrò a dare un'occhiata...
Altro argomento da affrontare nel 2017..la fine dell'allattamento. O meglio la domanda è: ci sarà mai una fine? Io al momento non so proprio come fare. La verità è che non sono decisa a smettere perchè allattare è comodissimo: la notte dormiamo e anche di giorno è la soluzione ideale per nervosismo/mal di denti/febbre/pianti inconsolabili eccetera.
A volte mi sento stanca e mi dà fastidio quando Cesare lo chiede in pubblico, più che altro perchè so che qualcuno sicuramente mi guarderà strano pensando o chiedendomi :"Così grande prende ancora il latte???"...ma a parte questo non sono così motivata.
Anche perchè so anche che il mio latte gli fa benissimo, che gli dà tanti anticorpi e lo rinforza, che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che l'ideale sarebbe allattare almeno fino ai due anni del bambino ( quello che dicevano ai tempi delle nostre mamme, che "il latte dopo i sei mesi è solo acqua", è assolutamente falso).... 
Insomma, bò????
Non so quando smetterò, non so come fare, non ho le energie nè la voglia di pensarci. Per il momento continuo così, finchè o io o lui non ci stuferemo.
E adesso siamo arrivati a Natale!!!!
Questo è il primo vero Natale di Cesare, che l'anno scorso aveva sei mesi e non si rendeva conto di gran che...e io sono emozionatissima!!!
Dato che è l'anno dei suoceri (abbiamo stabilito di fare a turno per evitare conflitti familiari), passeremo il 24 e il 25 qui, poi il 25 sera io e Cesare partiremo per Roma dove staremo qualche giorno con i miei mentre Carl lavora (nella mia azienda chiudono una settimana, che grandissima botta di fortuna!!!!) e ci riuniremo per l'ultimo dell'anno.
Abbiamo organizzato anche l'arrivo di Babbo Natale (mio cognato) per domani sera, e sono troppo curiosa di vedere la reazione di Cesare!!! Intanto ha imparato a dire "babbu"e gli ho raccontato un milione di volte che è vestito di rosso e porta i regali...speriamo che non gli faccia paura!!!
Buon Natale a tutte voi, e prometto di scrivere presto per raccontarvi!!!

sabato 19 novembre 2016

Sweet November

Novembre è un mese che non non mi è mai piaciuto gran che: fa buio presto, cominciano quei fine settimana piovosi in cui non si sa che fare, e di solito con l'abbassamento delle temperature le mie difese immunitarie vanno in vacanza e mi abbandonano alla mercè di raffreddori e influenze varie. 
Quest'anno però gli voglio un pò bene, a questo Novembre.
Avete presente quei periodi della vita in cui vi ritrovate a pensare:" Questi momenti me li ricorderò per sempre come i più felici della mia vita?"
A me a volte capita.
E questo Autunno è stato proprio così.
A cominciare dalle mattine in cui esco di casa accompagnata dalla manina di Cesare che mi fa ciao dalla finestra, facendomi partire già col sorriso sulle labbra e il cuore gonfio di felicità e tenerezza. 
Poi percorro il mio tragitto in macchina, quaranta minuti di una strada poco trafficata, che mi porta ad attraversare una zona periferica della città e poi un paesino che collega la città dove viviamo con quella dove lavoro. Vado piano, perchè è piena di curve e un pò dissestata, ma intanto ascolto la radio e guardo il panorama, la città che si risveglia e la campagna invernale tutto intorno. 
Poi ci sono le sei ore di lavoro, sette contando anche il pranzo. Per fortuna passano veloci, il lavoro mi assorbe completamente, non chiacchiero quasi mai, sto concentrata sul mio computer e in men che non si dica arriva l'ora di uscire, anche se capita spesso di dover fare più tardi e le sei ore diventano sei e mezzo o sette..ma se è necessario rimango, anche per rispetto delle mie colleghe che fanno tutte otto ore e che a volte risolvono qualche mio problema quando non ci sono.
Al ritorno vado più veloce, perchè non vedo l'ora di arrivare dal mio piccolo, mi sento come un'innamorata che va all'appuntamento col suo Amore, è buffo ma è proprio così, sento la sua mancanza tutto il giorno e mentre guido penso a come mi saluterà  e a quello che faremo una volta arrivata a casa.
Con il ritorno all'ora solare adesso la sera non possiamo più uscire: arrivo a casa verso le cinque e fa subito buio. Però ci divertiamo lo stesso in casa: giochiamo, leggiamo i libri sul divano e poi arriva il momento del bagnetto e della cena. Con lui ritrovo il ritmo lento che avevo prima di tornare a lavorare, e mi ci adeguo subito, perchè fa bene alla mente e al cuore.
Se c'è Carl facciamo qualcosa tutti insieme, a volte semplicemente la spesa al supermercato (anche per quella non c'è mai tempo), e almeno una volta a settimana cerco di portare Cesare a giocare  a casa di qualche amichetto, o invito gli amichetti da noi.
Ho anche preso l'impegno, dopo tanta riflessione, di seguire un corso di acquagym alla piscina comunale. Ho acquistato gli ingressi, così posso usarli quando posso, e ci vado subito dopo il lavoro, visto che la piscina è di strada. In realtà non sono molto costante, fino ad ora sono riuscita ad andarci solo una volta ogni due settimane...ma più di così non riesco a fare!!!
La sera per fortuna Cesare ha sonno presto, e una volta messo a letto riesco a fare parecchie cose, mi occupo di preparare il pranzo per il giorno dopo, scrivo il messaggio per la baby sitter, sistemo un pò casa. Poi arriva Carl e se non è troppo tardi riusciamo a fare due chiacchiere prima di dormire, anche se a volte crollo prima.
Non è una vita perfetta, lo so.
Mi perdo tanto della crescita di Cesare.
Sono consapevole che la maggior parte della giornata la passa lontano da me, e che spesso i suoi progressi sono notati prima dalla baby sitter o dai nonni, e se ci penso mi sento una stretta allo stomaco. 
Non posso fare di meglio, è il miglior compromesso che ho trovato, per il momento, e mi sembra un buon equilibrio tra le varie necessità.
Una volta scrissi di Felicità Imperfetta, di cui avevo letto in un libro che avevo amato molto.
Eravamo Cercatori, era un altro periodo, un'altra vita. Era faticosa, la nostra Felicità Imperfetta di allora. 
Questo Novembre è molto più leggero.
E' un miscuglio di malinconia e gioia, di soddisfazione e mancanza....la felicità fa da sfondo, perchè la nostra vita Dopo Cesare ne sarà sempre piena, pur con le sue inevitabili e naturali imperfezioni....
Questo Novembre me lo ricorderò così, come un periodo sereno e dolce della nostra vita. 

sabato 15 ottobre 2016

Autunno caldo: vita da mamma lavoratrice

Questo mese di assenza dal blog è volato!
Avrei voluto scrivere prima, ma se la vita da Mamma è impegnativa, quella da Mamma lavoratrice lo è mille volte di più....
Parto dalla fine, raccontandovi per prima cosa che ieri, dopo ben due anni e un mese di assenza, sono tornate a farmi visita LE ROSSE!!!!
Due settimane fa sono andata a fare un controllo dal Super-gine, un pò perchè volevo sapere se Qui Dentro era tutto a posto, un pò perchè mi mancava ed ero curiosa di vedere il suo nuovo studio! :)
Ancora una volta mi trovo a dire che il mio adorato Gine non sbaglia un colpo: il suo responso è stato che le mie ovaie si erano svegliate, che l'avvisaglia che avevo avuto a luglio era un segnale di questo "movimento" (ricordate quelle perdite?) e che secondo lui dopo due settimane avrei avuto le mestruazioni, dato che c'era un follicolo bello grosso. Mi ha rassicurata dicendo che la mia situazione interna è ideale, che non c'è l'ombra dell'Amica Endometriosi e quindi non avrei avuto un ciclo doloroso.
E incredibile ma vero, ieri, esattamente dopo quindici giorni, è arrivato il ciclo.
Nessun dolore, solo un lievissimo fastidio. Mi sembra quasi un sogno....!!!!
E così eccomi tornata nel mondo delle potenziali Cercatrici, del quale però come vi ho già scritto non voglio mai più far parte.
Con Carl abbiamo deciso che continueremo a non usare precauzioni, ovviamente, perchè desideriamo un altro bambino, ma che non metteremo in atto nessuna Ricerca.
Anche perchè, se già la Ricerca è faticosa e stressante quando non si hanno figli, diventa una follia se se ne ha già uno: io e Carl non abbiamo quasi tempo di parlare, e i nostri pochissimi "incontri ravvicinati" avvengono se e quando ne abbiamo la rara occasione....altro che rapporti mirati!!!! 
Archiviato l'argomento, passo a raccontarvi del nostro Cicciolo, è troppo tempo che non vi parlo di lui!
Ora ha sedici mesi, e nell'ultimo periodo è cambiato tantissimo. Fisicamente, perchè si è allungato tanto e ha smesso di ingrassare come un porcellino..ma soprattutto caratterialmente, dato che ha fatto incredibili progressi.
Dal punto di vista del movimento ormai cammina e corre benissimo, sa andare sullo scivolo, arrampicarsi, mangiare da solo (con il cucchiaino e la forchettina, ma dopo un pò si stufa e passa alle mani, più pratiche!), fare ciao, e dare i baci; gli piace fare lunghe camminate per mano con mamma e papà e portare al guinzaglio Trovatello, se lui è d'accordo.
Poi da un paio di mesi ha iniziato a sperimentare il linguaggio: ora tenta di imitare i suoni che sente da noi e utilizza un pò di parole molto molto basiche (mamma, papà, pappa, nanna, nonno/a, cacca, NO e pochissime volte ).
Capisce tutto quello che gli diciamo e si regola di conseguenza, è abbastanza ubbidiente, anche se ancora prende delle fisse tremende che non gli passano finchè non interveniamo noi.
Quella per i palloni per fortuna è un pò diminuita, ma ora è stata sostituita con quella delle chiavi: le vuole tenere lui e passerebbe ore alla porta cercando di infilarle nella serratura (ancora senza riuscirci).
Un pò aspettiamo, cerchiamo di farlo ragionare ("Cesare, mamma è stanca, vuole entrare in casa, è tardi, dobbiamo preparare la pappa, eccetera eccetera..." ) poi perdiamo la pazienza, apriamo noi la porta e lo trasportiamo dentro....e ovviamente sono urli e proteste. 
E' un tipo deciso il nostro cicciolo...da quando ha imparato a dire NO squotendo vigorosamente la testa dice no a tutto, anche a quello a cui vorrebbe dire si...è una vera soddisfazione per lui!
E' un grande imitatore e adora fare quello che facciamo noi: soprattutto pulire, in questo periodo. Prende la scopa almeno quattro cinque volte al giorno e la passa in tutti gli angoli più stretti di casa, poi prende la spugnetta e pulisce per terra, poi strappa la carta igenica e pulisce il bagno! Spero che continui a piacergli così anche in futuro, almeno non protesterà quando gli chiederemo di darci una mano!!!
Il distacco da me è andato meglio del previsto: ora che è passato un mese posso dire che mi sembra sereno: la mattina mi fa ciao e mi manda i baci, ma non piange, e anche quando torno mi corre incontro tutto contento (e quello è il momento più bello della giornata, solo per quel momento vale la pena vivere!!!!) e mi abbraccia. Ovviamente vuole subito il latte, ma poi torna a giocare tranquillo e contento. Non c'è stata nessuna crisi nè pianti senza motivo, come invece era successo a marzo, quindi sono proprio felice.
Con la Tata Fotografa va a meraviglia, le vuole bene e ci sta volentieri, e anche questo pensiero mi fa andare via tranquilla la mattina.
Il prossimo passo sarà smettere con l'allattamento, con calma, ma è arrivato il momento. 
Non mi metto fretta nè scadenze, tanto è una cosa che riguarda noi e nessun altro, non ci sono regole, e voglio vivere anche questo passaggio con serenità. Ho già diminuito parecchio con il ritorno a lavoro, e nei prossimi mesi cercherò di toglierlo gradualmente e senza forzature, come ho fatto finora per ogni aspetto della crescita di Cesare.
E il lavoro?
Dunque, è faticoso. Ho imparato il programma di cad che usano le altre modelliste, e nonostante le mie resistenze iniziali (i primi giorni pensavo che non ce l'avrei mai fatta e tornavo a casa con il mal di testa e l'umore sotto i piedi) adesso lo uso abbastanza bene e sono operativa come le altre.
Non posso dire che mi piaccia: mi mancano le forbici, la carta, la matita..mi manca l'aspetto artigianale del mio lavoro, la sensazione di dare vita con le mie mani a qualcosa di concreto e tangibile, e mi sembra di impazzire con tutte quelle linee, quei puntini, quei numeri sullo schermo. Dopo le mie sei ore di lavoro ho gli occhi stanchi, il cervello che fuma e le spalle contratte. E poi c'è il fattore stress: qui ogni modellista è responsabile del suo modello, dall'inizio alla fine, e il ritmo è molto veloce, molto più di quello a cui ero abituata. E io devo fare il mio lavoro in sei ore, per dimostrare di non essere da meno delle altre che ne fanno otto.
Nella mia vecchia azienda controllavamo i modelli almeno cinque o sei volte prima di mandarli in produzione: era noioso, ma si evitavano errori e si stava molto attenti alla qualità. Qui invece dopo la prima prova, non si controlla più niente: se nel fare le modifiche richieste dallo stilista faccio qualche errore, non se ne accorge nessuno finchè i capi non sono nei negozi......e se l'errore è grave sono guai. 
Questa cattiva organizzazione, unita alla mia inesperienza nell'uso del programma, all'inizio mi ha causato molta agitazione: mi svegliavo la notte pensando di aver sbagliato, sognavo i numeri, i centimetri, i millimetri, i più, i meno, le virgole...
Ora va un pò meglio, nel senso che mi sono rassegnata.
Ho deciso che dato che non si tratta di vite umane, e che è impossibile non sbagliare mai, allora come va va.
Io faccio del mio meglio, se sbaglierò mi prenderò le conseguenze, ma non posso certo rovinarmi la salute per il lavoro. In fondo ho un contratto di sei mesi, a marzo si vedrà.
A cuor leggero, lo prendo come un'occasione per imparare  (e sto veramente imparando tanto) e per mettermi alla prova. Una sfida per sviluppare coraggio (e io sono una fifona) e per assumermi delle responsabilità.
E poi ci sono anche dei lati positivi: le colleghe sono molto gentili e mi stanno aiutando tanto, la presenza della mia ex capa (ora grande capa) mi tranquillizza e il nostro rapporto si è ulteriormente approfondito, e infine l'orario, che mi permette di avere una bella fetta di pomeriggio da passare con il mio cucciolo.
Arrivo quando lui si è svegliato dal sonnellino, facciamo merenda e se è bel tempo usciamo un pò e andiamo ai giardini. Poi torniamo, gli faccio il bagnetto, mangiamo insieme, giochiamo ancora un pò e poi a nanna, dato che Cesare crolla prestissimo, verso le 20:30/21 già ronfa. 
A quel punto entro in modalità "Super Mamma Tuttofare" e mi metto a pulire la cucina, preparare il pranzo e la cena per il giorno dopo, piegare i panni, pulire il bagno...insomma, quello che c'è da fare in una casa. E' una faticaccia, ma da qualche parte tiro fuori delle risorse che non credevo di avere, e in un modo o nell'altro ce la faccio, grazie anche all'aiuto di Carl. Che poi non siamo dei perfettini, cerchiamo di fare giusto l'essenziale in casa e di dedicare più tempo possibile alle cose che contano, cioè a Cesare e a NOI.
In effetti quello che ne risente maggiormente è il nostro rapporto a due, che quasi non esiste più. Soprattutto le settimane in cui Carl fa il turno di sera ci vediamo solo una mezz'oretta la mattina prima che io esca. 
Per adesso reggiamo bene, cerchiamo di rifarci nei fine settimana, e comunque nessuno di noi due si illudeva di poter continuare a fare i "fidanzatini" anche dopo la nascita di un figlio.
Non lo volevamo nemmeno. Siamo cambiati tanto, la nostra vita è cambiata, ma ci piace di più così.
Decisamente.

domenica 11 settembre 2016

Scorta di felicità

Ho così tante cose da raccontarvi che ho il cervello vuoto e non so da dove cominciare. 
Non che sia successo niente di sconvolgente in queste settimane, ma sono successe TANTE piccole cose, che viste tutte insieme mi sembrano impossibili da raccontare in un solo post.
Da quando c'è Cesare la nostra vita è un pò sempre così: un'ora sembra durare un giorno, un giorno sembra lungo una settimana, le settimane sembrano mesi per quanto sono piene di emozioni.
Il tempo con un bambino piccolo si dilata, non segue più l'orologio e mentre il resto del mondo continua a andare col suo ritmo tu ti perdi e non riesci più ad adeguarti. E forse nemmeno vuoi.
Comunque ci provo, a riassumervi in poche parole queste settimane di fine estate.
I giorni intorno a Ferragosto li abbiamo passati con mia mamma in montagna, solo io e Cesare (Carl lavorava). E' stato faticoso per molti versi (mia mamma non era molto in forma fisicamente, e la casa era piena di scale e pericoli quindi non molto adatta ad un bambino vivacissimo di un anno), ma ci siamo divertiti e abbiamo fatto tante esperienze importanti: ogni sera ammiravamo il cielo stellato e la luna dal balcone di casa, facevamo colazione fuori ogni mattina, abbiamo conosciuto tantissimi bambini nei vari giardinetti del paese, visto i cavalli e le pecore, fatto un giro sul trenino e, infine, preso il nostro primo virus intestinale.
Già.
La notte di Ferragosto l'abbiamo passata con Cesare che vomitava, poi sono seguiti diarrea e febbre, e la cosa peggiore è stata che dopo di lui il virus ha colpito anche me e mia mamma.
Ho scoperto che c'è una cosa peggiore di un bambino con il virus intestinale: prendertelo te quando lui è guarito (e quindi bello arzillo e pieno di voglia di fare...).
Ma non è finita qui: siamo tornati in Toscana, e lì il temibile virus lo abbiamo passato nell'ordine a Carl, agli altri nonni e alla baby sitter!!!!!! Non ne uscivamo più!!!
Mentre noi combattevamo con questi problemini di salute è arrivato il terremoto, e mia mamma a Roma l'ha sentito bello forte e si è spaventata un bel pò. Per fortuna non eravamo più nella casetta in montagna, dove si sarebbe sentito ancora di più.
Poi ci siamo rimessi in sesto, giusto in tempo per la partenza per l'Albania, la prima settimana di settembre.
Eravamo emozionatissimi per il primo volo in aereo di Cesare, e anche un pò preoccupati...nei giorni precedenti gli avevamo spiegato più volte che avremmo preso l'aereo "come Pimpa" (nel suo libretto preferito Pimpa vola con un razzo e va a trovare la Luna!) e gli facevamo il segno dell'aereo che vola con la mano e il rumore, nella speranza di farlo abituare all'idea...non so se è stato quello, comunque Cesare non ha avuto paura e si è molto divertito!
Alla partenza il volo aveva tre ore di ritardo, quindi abbiamo potuto fare l'esperienza di una bella attesa in aereoporto con Cesare, che devo dire si è comportato anche troppo bene, vista la mancanza di qualsiasi diversivo! Per fortuna avevamo portato una pallina, e lui e Carl hanno ingannato l'attesa giocando a calcio davanti ai duty-free! 
Una volta a bordo, stanchi morti noi e super-elettrizzato lui, le hostess lo hanno legato con una cintura alla mia cintura e quindi l'ho tenuto sulle mie ginocchia. Ha guardato fuori dal finestrino durante il decollo ridendo tutto contento, poi ha preso un pò di latte e poi ha giocato con il tavolinetto del sedile di fronte.
Per fortuna il volo durava solo un'ora e mezza, credo che sia il tempo massimo per un bambino dell'età di Cesare, di più non avremmo saputo proprio come intrattenerlo!
La vacanza è andata benissimo. I nonni erano pazzi di felicità di potersi godere il nipotino che non vedevano da un bel pò (passano lì tutta l'estate) e io e Carl ci siamo veramente potuti riposare: abbiamo fatto qualche bagno insieme solo io e lui, per esempio, cosa che non ci capitava da prima della sua nascita.
Cesare si è divertito tanto, ha preso confidenza con l'acqua (nella vacanza fatta a luglio era un pò diffidente e non si avvicinava volentieri alle onde), ha giocato tanto con secchielli e formine, e ovviamente con l'onnipresente pallone (ancora non ci siamo liberati da questa ossessione...). Abbiamo tutti e tre mangiato tantissimo nei numerosi pranzi e cene organizzati per festeggiare la presenza di Cesare, e così abbiamo ripreso il peso perso per colpa del virus!
Io sono stata felicissima di poter salutare degnamente questa estate fantastica che come ho già scritto mi è stata proprio "regalata" dal destino...un'estate tutta per NOI, che abbiamo passato nel modo migliore possibile, all'aria aperta, con i nostri familiari, e soprattutto stando tanto tempo insieme!
Fatta la "scorta di felicità" ecco che mi aspettava il NUOVO LAVORO.
Ho iniziato mercoledì scorso.
Le mie prime impressioni sono positive, almeno per quanto riguarda le colleghe: siamo in sei modelliste, alcune più anziane e altre della mia età, molte con famiglia, ma in ogni caso mi sembrano tutte persone molto gentili, disponibili, semplici e senza la puzza sotto il naso.
Ho trovato ad aspettarmi una scrivania vuota col computer, posizionata all'interno di una fila di scrivanie tutte uguali, in un'open space dove si trovano anche le macchine da cucire e dei tavoloni per il taglio. Oltre alle modelliste c'è una signora che cuce e poi la mia ex-capa, che qui è diventata "grande capa", cioè supervisiona il lavoro di tutte e fa da tramite con gli stilisti.
La ditta è molto più piccola della mia precedente, che era una multinazionale, e il lavoro sembra un pò caotico, molto veloce e mi sembra anche che non ci sia grande attenzione alla qualità.
Però è una ditta che sta crescendo, e quindi i titolari vogliono investire per migliorare e riorganizzarsi meglio, e questo è positivo.
E ora il tasto dolente: il lavoro è tutto al computer, mentre io ero abituata a lavorare a mano, con matita, squadra e forbici. La ditta mi dà la possibilità di fare un corso (pagato da loro) per imparare il programma di cad che usano, e con il quale lavorerò, e questa è sicuramente una grande opportunità.
E' un grandissimo cambiamento per me, e non so se mi piacerà.
Mi spaventa un pò, ma voglio sfidarmi e impegnarmi per far si che questo lavoro sia "il Mio Nuovo Lavoro".
In modo che anche il fatto di dover stare tante ore lontana dal mio Cicciolo non mi pesi troppo. 
Voglio starci volentieri, a lavoro, voglio che non sia solo per guadagnarmi lo stipendio.
Ci proverò e mi impegnerò.
Con la Tata Fotografa sembra andare tutto bene. 
Cesare sembra sereno, anche se siamo tornati in modalità "tetta forever" (cioè la chiede in continuazione nelle ore in cui sto con lui)...ma credo che sia un pò fisiologico, e cerco di assecondarlo. 
A togliere la tetta ci penseremo quando questa fase di assestamento sarà passata.
Ieri era il nostro Anniversario di matrimonio e nonostante fossimo stanchi e con poca energia mentale e fisica abbiamo deciso di festeggiare un pò. 
Abbiamo organizzato di andare il pomeriggio a passeggiare nella città in cui io e Carl ci siamo conosciuti e poi a cena al ristorante greco. 
Ovviamente non da soli, ma in tre. 
Non ce la sentivamo di lasciare Cesare coi nonni proprio nella settimana del mio rientro a lavoro e quindi del nostro distacco dopo mesi di "simbiosi". 
E' stato un Anniversario poco romantico, per niente rilassante, ma alla fine non è andato male.
Alle 20:30 avevamo già finito di mangiare e portavamo per mano il nostro Scimmiotto che non voleva saperne di stare nel passeggino e voleva per forza stare in mezzo a noi due e camminare come un grande.
Mentre tornavamo alla macchina ho guadato le nostre ombre sul muro del palazzo accanto: noi due lunghi lunghi e un piccoletto al centro.....e ho pensato ancora una volta, come mi succede quasi ogni giorno...
......................: "GRAZIE."

mercoledì 10 agosto 2016

Inserimento seconda puntata

Domani si riparte, per un altro pezzettino delle nostre lunghe vacanze di quest'estate. Io e Cesare riprenderemo il treno (ormai siamo degli abituè) e andremo a passare qualche giorno in montagna con la nonna (mia mamma).
Andiamo a stare nella stessa casetta dell'anno scorso, solo che quest'anno Cesare cammina, e non so come andrà con tutte quelle scale, scalette, discese ripide, gradini, eccetera. Però ci sarà aria buona e fresca, e questa è la cosa più importante.
Nel frattempo ci stiamo dando da fare per la missione "Inserimento nuova baby sitter", che va portata a termine prima di settembre. Come vi avevo scritto la nostra Tata aveva trovato un altro lavoro, e così abbiamo ricontattato la Tata Fotografa, che per fortuna era disponibile. 
La Tata Fotografa è una ragazza di venticinque anni con una storia familiare faticosa e impegnativa.
La conosco da parecchi anni perchè pratica anche lei il nostro buddismo e l'ho sempre apprezzata per la sua maturità e la sua saggezza. Mi ha ispirato tanta fiducia fin dal primo incontro, e anche Cesare deve aver avuto la stessa impressione, perchè non ha avuto difficoltà a darle confidenza e ad andarle in braccio quasi subito. Mi piace molto come si comporta con lui, è dolcissima e calma, si diverte insieme a lui e lo tratta come un grande. 
Abbiamo stabilito la stessa cifra che davamo alla prima tata, e in questo mese di agosto sta venendo a ore per far abituare Cesare gradualmente a stare con lei.
Devo dire che questo nuovo inserimento lo sto vivendo in modo più tranquillo e rilassato del precedente: sia perchè ormai avevamo rotto il ghiaccio, sia perchè Cesare è più grande ed è molto più semplice stare con lui di quanto non fosse quando aveva sette mesi. 
La difficoltà piuttosto è che in questo mese abbiamo tante interruzioni dovute alle vacanze, quindi non è possibile fare un inserimento continuativo come avevamo fatto nel mese di gennaio con l'altra tata. Abbiamo iniziato la prima settimana di agosto, in cui non li ho lasciati mai da soli, poi questa settimana in cui li ho lasciati prima un'oretta e poi diverse ore, anche per il pranzo; poi ci sarà una settimana di stacco, un'altra settimana in cui lei potrà venire e stare le giornate piene, poi di nuovo una settimana di stacco e infine sarà settembre e bisognerà iniziare a fare sul serio. 
Come era successo anche con la prima baby sitter la prima volta da soli è andata benissimo, senza pianti, mentre la seconda è stata una tragedia, come se Cesare si fosse reso conto tutto insieme che effettivamente "non è un caso, ma ci devo proprio stare con questa qui!"....
Ieri infatti sono uscita di casa e si è subito disperato...ho aspettato un bel pò sotto al portone sperando che smettesse di piangere, ma dopo dieci minuti in cui i suoi singhiozzi si sentivano per tutta la strada sono tornata su e abbiamo lasciato stare. Sono stata insieme a loro, la tata è rimasta per il pranzo e poi è andata via.
Ero un pò preoccupata, anche se mi ricordavo che anche con la prima tata era successo lo stesso.
Quindi stamattina quando ci siamo svegliati, mentre eravamo ancora a letto a farci le coccole ho fatto a Cesare un bel discorso: gli ho detto che sarebbe venuta la Tata, che mi dispiaceva tanto lasciarlo ma che sarei tornata presto, e che lui si sarebbe divertito insieme a lei.
Non so se sia stato quello, ma fatto sta che non appena la Tata è arrivata Cesare è uscito dalla porta e ha preso le sue scarpette per uscire insieme a lei! Sono stati al giardino, hanno giocato sulle altalene e sullo scivolo, poi sono tornati a casa, hanno cambiato il pannolino, visto un pò di cartoni e pranzato, e quando sono tornata non ha versato nemmeno una lacrima, è venuto in braccio a me tutto felice e sorridente. 
La Tata Fotografa mi ha raccontato che è stato tranquillissimo, canticchiava e chiacchierava e le dava istruzioni su dove si trovassero le varie cose (pannolini per il cambio, bavaglino per la pappa eccetera) indicandogliele col ditino. 
Mi sono sentita così fiera di lui!!!
Spero che continueremo così in modo da arrivare pronti per settembre con la nostra nuova organizzazione familiare!
Ogni tanto ripenso all'esperienza asilo nido, che è stata così fallimentare per noi. So che adesso sarebbe diverso, perchè Cesare è molto più grande e apprezza stare con gli altri bambini, ma ancora non devo aver superato lo choc, perchè non mi viene per niente voglia di riprovarci. Magari tra un anno, quando Cesare avrà due anni, la vedrò in modo diverso, ma per adesso mi sento molto più tranquilla a saperlo a casa sua tra le sue cose, con la Tata, il nonno e il papà, con Trovatello a fargli compagnia, con i suoi ritmi ed orari. 

giovedì 4 agosto 2016

Confessione

Un altro post dedicato a me, si vede che sono in fase riflessiva....vi volevo raccontare una cosa che mi è successa qualche giorno fa, e che volutamente avevo tenuta nascosta dentro di me, fingendo con me stessa che non fosse importante..ma dato che continuo a pensarci e a ripensarci vuol dire che forse un pò di importanza ce l'ha, e quindi non c'è luogo migliore che il blog per darle il giusto spazio.
Dopo il ritorno a casa dalle vacanze mi è successo di avere dei doloretti tipici di quando stanno per arrivare le Rosse.
Era un bel pò che non li sentivo, e ho subito cominciato a pensare che forse il ciclo aveva deciso di tornare.
Poi dopo qualche giorno sono comparse delle perdite rosate, e allora mi sono detta: eccolo qua, è proprio lui.
Queste perdite però sono durate solo un giorno, non sono mai diventate sangue, e sono scomparse così come erano venute. I doloretti invece sono continuati.
Ho aspettato altri giorni, ma il ciclo non è arrivato e la mia mente non ha perso questa occasione per rivestire improvvisamente i vecchi panni tanto familiari della Cercatrice.
Ho pensato a delle perdite da impianto, contato i giorni, ascoltato i sintomi..e cercato su google. Proprio come i vecchi tempi.
Che brutta sensazione!!!
Volevo fermarmi, ma niente, la mia mente andava da sola. 
Non ho mai avuto dipendenze, non fumo, non bevo nemmeno il caffè..ma credo che chi torna a fumare la prima sigaretta dopo aver smesso da tanto tempo forse deve sentirsi un pò come mi sono sentita io in questi giorni...non volevo ma allo stesso tempo non potevo farne a meno.
Un gusto dolce amaro, questa ricaduta nella Ricerca.
Una ricaduta breve, finita con un bel test negativo, un dispiacere mio e di Carl, che avevo informato della cosa (e anche lì mille pensieri...glie lo dico? Lo faccio di nascosto per non dargli false speranze?) e solo l'amaro che rimane in bocca e nel cuore.
E quindi niente, tutto come prima.
Sarà stato un anticipo di ciclo. Sarà stato niente.
Sarà che non ne ho più parlato qui, ma in questi mesi (ormai quasi due anni) di vita senza Rosse il pensiero alla Ricerca ci è andato spesso.
E stavolta ci sono ricascata come una pera cotta.
Perciò parliamone, che così mi sento meglio.
Non avendo il ciclo, dato che allatto ancora, è molto poco probabile che io possa restare incinta.
L'ultima volta che sono andata dal Super-gine lui aveva sentenziato che qui dentro è ancora tutto "addormentato", che le ovaie si sarebbero potute risvegliare da un momento all'altro, o anche che sarei potuta rimanere senza ciclo finchè non avrei smesso definitivamente di allattare.
Da quando sono di nuovo a casa sto allattando molto di più, ovviamente, quindi di ritorno del ciclo secondo me non se ne parla proprio, o almeno non se ne parlava fino a quelle perdite che ho avuto.
E ad ogni modo ciclo o non ciclo io sono sempre Ellie, ho l'endometriosi, non posso illudermi di essere come per magia diventata una dea della fertilità.
E adesso vi dico una cosa, mi siete testimoni: che io NON voglio ricascarci.
Lo desideriamo, ci piacerebbe tantissimo dare un fratellino o una sorellina a Cesare.
Ma non voglio tornare una Cercatrice.
Sono una Mamma adesso.
Non voglio ritornare a provare quelle sensazioni, io ho già il mio bambino, che è stato un vero miracolo. Non voglio dimenticarmi nemmeno per un minuto quanto siamo stati fortunati a poter diventare genitori, non voglio che la gratitudine che provo ogni giorno sia appannata da un altro desiderio non esaudito. 
Adesso c'è Cesare, le vacanze, e poi ci sarà il nuovo lavoro, la nostra nuova vita da organizzare.
Quando smetterò di allattare e mi tornerà il ciclo ci penserò, a quel punto sarà inevitabile.
Ma adesso non c'è spazio per la Ricerca nel mio cuore, e se c'è io non voglio lasciarglielo.

sabato 30 luglio 2016

Su di me, sul lavoro, sui progetti di vita!!

La settimana scorsa è stata faticosa, un pò perchè il rientro dalle vacanze è sempre difficile, e un pò perchè come vi avevo scritto il tema "lavoro" è tornato a riaffacciarsi in modo abbastanza pressante.
Mi sono ritrovata ad avere due colloqui: uno mercoledì con una piccola ditta della mia città, e giovedì un altro, il secondo con la ditta di cui vi avevo già parlato e che mi interessava molto: ci ero già stata a giugno insieme alla mia ex-capa, ma eravamo rimasti molto sul generico, non avevamo parlato nè di stipendio nè di orario.
Ho deciso di andare determinata a entrambi i colloqui, e di fare di questa esperienza l'occasione per ottenere un miglioramento reale nella nostra vita: volevo chiedere l'orario part-time, il mio obiettivo irrinunciabile.
Del resto, come mi ha detto Carl, in questo momento posso permettermi di cercare il lavoro giusto con le condizioni giuste, perchè grazie alla mobilità ho un piccolo "stipendio" di sicurezza.
E così è stato un doppio successo!!!
Al colloquio di mercoledì , dopo un iniziale rifiuto, ho ottenuto un ok alle sei ore, e la proposta di fare qualche giorno di prova; a quello di giovedì idem: all'inizio il titolare ha storto il naso, ma di fronte alle mie spiegazioni (" Ho un bambino di un anno, ti dò la mia parola che lavorerò e renderò come se facessi otto ore, in fondo si tratta di una prova, se poi vedi che non ti vado bene puoi sempre ripensarci!") ha accettato e si è anche offerto di pagarmi un corso del programma cad che usano loro, che io non conosco. 
Entrambe le ditte non hanno fatto problemi sullo stipendio (ho presentato la mia ultima busta paga e non ho chiesto niente di più) e mi hanno chiesto disponibilità da settembre.
Insomma, mi sono ritrovata a poter scegliere tra due possibilità, entrambe part-time. 
Un vero successo!!!!!! :)
A malincuore (perchè è sempre difficile scegliere, e anche perchè nella prima ditta c'era una bella atmosfera e mi sarebbe piaciuto provare) ho scelto la seconda azienda, che si trova più lontano, ma che è una realtà più grande e più sicura, e in più ci verrà a lavorare anche la mia vecchia capa, grazie alla quale ho avuto il contatto con questo lavoro.
Dovrei iniziare il 7 settembre, e anche se ancora non c'è niente di scritto dovrebbe essere tutto confermato.
Questi sono i fatti....ma le emozioni?
Bè, mettiamola così.
L'ideale sarebbe starmene a casa col mio cucciolo, ma nel mondo reale questo per me non è possibile. Ne ho riparlato con Carl, e proprio non ce la facciamo. Quindi ho intenzione di far sì che questo lavoro sia bello, gratificante, che mi renda felice e che mi permetta di vivere serenamente anche la dimensione di mamma, che resta comunque quella fondamentale della mia vita.
L'aver ottenuto il part-time è un primo obiettivo raggiunto, il punto di partenza per costruire questo progetto.
A settembre voglio essere carica e positiva, e piena di curiosità ed entusiasmo per questa nuova avventura.
Nel frattempo c'è agosto, e anche se Carl lavorerà quasi sempre noi avremo tante cose da fare: prima di tutto l'inserimento della nuova baby sitter per Cesare (la nostra Tata purtroppo ha trovato un lavoro fisso; sono contenta per lei, anche se ci eravamo molto affezionati...adesso proviamo con la Tata Fotografa, la ragazza che avevamo contattato a gennaio e che era la nostra "seconda scelta"), poi passeremo qualche giorno con mia mamma in montagna sotto ferragosto, e l'ultima settimana del mese...un bel viaggetto tutti e tre! Abbiamo prenotato il primo biglietto aereo di Cesare, andremo in Albania a trovare mio padre e sua moglie.
Insomma, non ci annoieremo!


giovedì 21 luglio 2016

Mare, ovvero come non riposarsi ed essere felici

Eccoci di ritorno!
Dopo quasi tre settimane fuori casa siamo tornati alla base, e con un pò di fatica stiamo cercando di riabituarci alla nostra quotidianità cittadina.
Le vacanze sono andate benissimo, ci siamo divertiti, un pò abbronzati...ma sicuramente NON riposati!!!! :)
Come mi aveva pronosticato Diarista il mare con un bambino unenne è quanto di più faticoso potessimo mai immaginare...ma siamo sopravvissuti e adesso posso dire che ne è valsa la pena!!
Ecco il racconto!
Il viaggio in treno è stato piacevole: Cesare ha voluto guardare fuori dal finestrino, camminare su e giù per il corridoio, controllare più e più volte che le valigie degli altri passeggeri fossero al loro posto, leggere tre volte il libro di "Pimpa e le due lune", prendere il latte e mangiare quattro biscotti.
Per fortuna il viaggio dura solo un'ora e mezza!!!
Poi siamo stati un paio di giorni a casa da mia mamma, durante i quali abbiamo acquistato i nostri primi veri sandaletti e li abbiamo sfruttati con impegno per tutti i parchi e i giardinetti polverosi di Roma Sud.
Il venerdì ci hanno raggiunti Carl e Trovatello e siamo partiti alla volta del paesino in Campania dei genitori di mio marito, dove non eravamo mai stati con Cesare. 
Lì siamo riusciti a resistere solo due giorni: stare ospiti in una casa di parenti con figlio e cane non è il massimo, soprattutto d'estate.
Ripartiti, questa volta per fermarci definitivamente alla nostra meta: casetta al mare con giardino grande e selvaggio.
I primi giorni è stato un pò un massacro, come vi dicevo: nonostante sia Trovatello che Cesare fossero felicissimi e a loro agio in mezzo alla natura noi non riuscivamo  a fermarci un istante. Ci abbiamo messo un pò a prendere le misure e a trovare un nuovo equilibrio.
Le giornate si svolgevano grosso modo così. 
Pronti...? Via!!!
Sveglia (data da Cesare e Trovatello ormai complici in tutto...), colazione, lavaggio, passeggiata con Trovatello, partenza in macchina verso o giardinetti oppure parco naturale dove passare tutta la mattina inseguendo Cesare o facendolo giocare, ritorno durante il quale spesso Cesare si addormentava, preparazione del pranzo, mangiare noi, a quel punto Cesare si svegliava, lavaggio, mangiare lui, giochi in giardino (ovviamente nell'ora più calda, tra l'una e le due...), poi tentativi di far dormire Cesare mentre Carl crollava distrutto dopo cinque minuti, se Cesare si addormentava bene, altrimenti partenza per il mare (quindi carica la macchina per il mare, scendi sulla spiaggia, tempo di permanenza massimo due ore di pochissimo bagno e molta sabbia mangiata, risalita, ritorno). Poi doccia a Cesare, passeggiata con Trovatello, preparazione della cena, mangiare tutti, doccia noi (quando?come?), crollo di Cesare per il sonno notturno (FINALMENTE!!!) e due ore di relax tutte per noi sulle sdraio sotto il cielo stellato ascoltando i rumori della campagna e del mare in lontananza. 
Non so se ho reso l'idea.......
Per sopportare questo ritmo abbiamo mangiato una montagna di gelati, cornetti, ciambelle fritte, pizzette...ma vi assicuro che non siamo ingrassati!
A volte presi dall'entusiasmo uscivamo anche la sera, per fare due passi in paese e far scorrazzare Cesare nelle piazzette illuminate finchè non si addormentava distrutto sul passeggino (ebbene si, ho scritto passeggino.....la fascia è definitivamente andata in pensione!).
Il rapporto di Cesare col mare non è stato così entusiasmante: gli piaceva si, ma solo se l'acqua era caldina (per questo andavamo sempre di pomeriggio), e comunque il bagnetto non era mai troppo lungo. Aveva un pò paura, soprattutto delle onde sul bagnasciuga, e preferiva stare a distanza di sicurezza, dove la sabbia era calda e lui poteva mangiarsela in pace, rotolarcisi dentro come un porcellino impanato e soprattutto giocare a pallone. 
Il pallone è diventato l'ossessione della nostra vita. Non solo ne abbiamo dovuti collezionare innumerevoli di tutti i colori e di tutte le dimensioni, ma se nei dintorni c'era qualcuno che giocava dovevamo passare la giornata a correre dietro a Cesare, togliergli di mano il pallone altrui "Questo non è tuo, Cesare, è di questi ragazzi grandi, noi ne abbiamo uno verde, più bello..."  e cercare di distoglierlo dal furto. Perchè se lo voleva proprio prendere e portare via.
A parte l'amore per il pallone il nostro ometto ha fatto tante nuove scoperte ed esperienze: ha imparato a dare da mangiare a Trovatello dalla sua manina (e ovviamente a regalargli più o meno la metà del suo pasto ogni volta che ci siedevamo a tavola...), a salire sul castello dei giardinetti e fare il percorso sospeso (questo con suo padre, io stavo sotto e guardavo terrorizzata aspettandomi sempre di vederlo cadere), a bere dalla bottiglia, a mangiare i cornetti seduto al bar, ad andare sulla giostrina che gira, a raccogliere le pigne, a mangiare i sassi e la terra, a inseguire gli irrigatori dei giardini per non farsi bagnare (o per farsi bagnare), ad annaffiare le piante con il suo annaffiatoio del mare, a cercare i pesciolini nella fontana, a mimare quello che gli è successo per spiegarci come ha sbattuto allo spigolo, a prendere le chiavi della macchina e la sua borsetta per farci capire di voler uscire.
Suo padre è diventato il suo eroe, e quando è ripartito prima di noi (che lo abbiamo raggiunto due giorni dopo in treno) non ha fatto altro che ripetere tutto il giorno "Papà papà " ogni volta che vedeva una macchina nera o un motorino.
La cosa più bella è stato proprio poter passare tutto quel tempo insieme, noi quattro, facendo cose semplici ma allo stesso tempo speciali. 
Adesso che siamo tornati ci hanno accolto gli spazi stretti di casa nostra, gli Altri Nonni che non ne potevano più dalla mancanza del nipote e soprattutto i miei colloqui di lavoro, dei quali vi racconterò in un altro post.

giovedì 30 giugno 2016

Si parte

Quasi in vacanza! Siamo arrivati ieri mattina a Roma, a casa di mia madre, e ci fermeremo qui per qualche giorno. Dopo di che ci raggiungerà Carl, e partiremo alla volta della Campania per portare Cesare a conoscere i parenti del paesino di suo padre. Una breve sosta anche lì prima delle vacanze vere e proprie che saranno al mare, nella casetta di mio papà dove siamo stati già l'anno scorso a settembre.
Non vediamo l'ora di vedere che effetto farà il mare su Cesare, l'anno scorso era così piccolo che per lui questa sarà la vera "Prima Volta"!
In realtà molte cose di quest'estate sono le sue "prime"....adesso che è veramente consapevole è una gioia guardarlo mentre scopre il mondo e tutto quello che lo circonda.
Ad esempio da poche settimane abbiamo scoperto la sua passione per i treni: noi abitiamo vicino a una piccola stazione secondaria, quindi lo porto spesso col passeggino o col triciclo a vedere i treni passare...immaginatevi la sua emozione ieri quando siamo andati in una stazione "grande" con tantissimi treni e soprattutto quando siamo saliti, io e lui, su uno di questi!
Nonostante sia almeno il suo quinto viaggio in treno, per la prima volta l'ho visto rendersi conto e godersi l'avventura!
Il saluto al papà dal finestrino, la partenza, il dondolio che gli rendeva difficile (difficile ma non impossibile!) tenersi in piedi e camminare per il corridoio. Le valigie, gli altri passeggeri, il paesaggio che scorreva veloce.....
...avere un figlio è come avere l'opportunità di rivivere tutta la vita una seconda volta attraverso i suoi occhi....ed è un'opportunità impagabile!!!!!!!!
Per quanto mi riguarda io sto benissimo...scomparso lo stress dei mesi di lavoro e dei vari casini, svaniti i pensieri e il dormire male, non guardo più l'orologio, ho rallentato il ritmo come solo un bambino piccolo ti insegna a fare. 
Non mi illudo che questa possa essere una condizione "eterna": non mi posso permettere di fare la casalinga, ora c'è la mobilità, ma dura solo un anno. E io so che non posso restare fuori del mondo del lavoro per troppo tempo.
Questi sono dati di fatto di cui sono consapevole, ma comunque non mi rovinano il gusto di questa estate "regalata".
Ho fatto il colloquio in quell'azienda che mi interessava.
E' andato bene credo, aspetto i prossimi sviluppi.
Un pò ci penso e un pò non ci penso, con il giusto grado di distacco che ho imparato grazie al mio Buddismo, e che mi permette di vivere la vita nel presente, giorno per giorno, fiduciosa che le cose andranno in una direzione e che sarà quella giusta.
E così volevo augurarvi Buona Estate...mi sono accorta che le persone che passano di qui e commentano sono diminuite, ma credo sia fisiologico, questo non è più un blog sulla "Ricerca", e so benissimo che per le Cercatrici non è così interessante e divertente leggere i miei smielosi post su Cesare che cammina o dice "mamma" o impara a dormire da solo! :)
Quindi anche questa cosa va bene così, io continuo a scrivere perchè gli voglio bene al blog, e ormai non potrei più farne a meno.
Grazie al blog continuo ad avere uno spazio che è solo mio, cosa che nella nuova vita di Ellie Mamma non è per niente scontata....
Quindi a presto, se passerete di qui, tra due settimane sono di ritorno con il resoconto delle nostre vacanze!!!!

domenica 12 giugno 2016

Un anno...e l'estate che ci aspetta!

E' finito questo faticosissimo maggio, e mi sento molto meglio. Il primo giugno ho firmato la lettera di licenziamento, insieme agli altri miei colleghi, dopo una settimana di assemblee e incontri pieni di tensione con sindacati e azienda. 
Ufficialmente disoccupata.
E quindi finalmente libera. :)
Mi fa ridere il pensiero che proprio nel mese di giugno sarei dovuta rientrare full time, dato che finiva l'allattamento: era la data che più temevo, mi terrorizzava l'idea di dover lavorare otto ore e non avere tempo per stare con Cesare e con Carl. 
E invece la vita ci pensa sempre lei a sistemare le cose come devono andare.
Non ho fatto un solo giorno di full time, e adesso sono mamma a tempo pieno!
Dopo tanto contrattare abbiamo ottenuto una discreta buonuscita, e grazie a quella più la mobilità (ho diritto a un anno) mi sento abbastanza tranquilla. 
Sono andata poi a fare la prova in quella piccola azienda dove avevo fatto il colloquio. Non mi è piaciuta molto, per vari motivi. Credo che la cosa sia reciproca, dato che il titolare mi ha semplicemente mandato un messaggio su whatsup dicendomi che deve ancora vedere altre persone e che mi farà sapere. E grazie per ora.
Ora sto aspettando di fissare il colloquio in un'altra azienda, che invece mi interessa molto, dove andrò insieme alla mia ex capa, dato che ha lei il contatto. Non voglio puntarci troppo, per esperienza quando spero troppo in una cosa questa si rivela una delusione, quindi vediamo con serenità. 
Il capitolo lavoro per il momento si chiude, anche se so che è solo rimandato a dopo l'estate.
E adesso parliamo di cose belle: il compleanno di Cesare!!!
Io ero parecchio stressata, perchè non avevo avuto tempo di fare niente: venerdì sera avevo fatto tardi all'assemblea sindacale in azienda, quindi mi sono ridotta a fare la spesa sabato mattina (con Carl e Cesare al seguito...) e a cucinare tutto sabato pomeriggio.
Ci tenevo tanto alla festa del suo Primo Compleanno,erano mesi che sognavo come sarebbe stata!
Ovviamente ho dovuto fare i conti con la realtà...il tempo è stato pessimo...ha praticamente diluviato tutto il giorno! 
Fino alla sera prima speravamo di poter fare la festa all'aperto perchè le previsioni davano variabile, ma poi ci siamo rassegnati e abbiamo dovuto trovare un posto al chiuso, all'ultimo momento.
Per fortuna ci sono venuti in aiuto dei carissimi amici che gestiscono uno spazio culturale dove tengono mostre e concerti, che per nostra fortuna domenica 29 era libero: si sono offerti di prestarcelo e ci hanno salvato! La mattina di domenica io, la mia amica e mia mamma siamo andate ad allestire tutto e a dare una pulita. Non avevo avuto tempo di comprare addobbi per un posto chiuso (all'aperto ci sono gli alberi, i fiori, il prato..non servono tanti addobbi!), ma abbiamo sistemato in modo carino e alla fine non è stato male! Abbiamo portato anche tanti giochi per i bambini: il triciclo, il cavalluccio a dondolo e soprattutto la casetta con le palline colorate, e una volta arrivati tutti i piccoli invitati la stanza è diventata subito allegra e piena di vita!!!
Per fortuna c'era tanto spazio e potevano gattonare e correre liberamente, i bimbi si sono divertiti tanto e anche Cesare non si è fermato un attimo.
Il momento della torta è stato il più emozionante ovviamente..il nostro cicciolo non ha soffiato sulle candeline (ci ha pensato il papà al posto suo) ma ha tuffato direttamente il naso nella torta per assaggiarla! 
E così abbiamo un figlio Unenne.....un ometto che cammina sempre meglio, e ha accettato anche di indossare le sue prime scarpe (le abbiamo trovate a decathlon morbidissime e antiscivolo, super comode). Il suo sonno è molto più profondo di qualche tempo fa: ora dopo poco che si è addormentato lo lascio sul letto e continua a dormire tranquillo anche per un'ora o due....qualche mese fa mi sembrava un'utopia!!! Abbiamo creato un letto a tre piazze unendo il suo lettino al nostro, così la sera si addormenta nel suo e poi la notte quando vuole il latte rotola verso di me e mi si arrampica addosso per servirsi da solo.
Afferma la sua volontà sempre più decisamente: si arrabbia quando lo contraddiciamo e comincia a fare i suoi primi veri capricci, che non sono affatto facili da gestire. 
E' un bambino allegro e socievole, che non sta mai fermo, deve sempre esplorare l'ambiente in cui si trova e cacciarsi nei guai! 
E ora cosa ci aspetta? Un'estate di giochi, di sole (tempo permettendo), di palloni, di triciclo, di passeggiate con Trovatello. A luglio le nostre due settimane di vacanza al mare. Ad agosto Carl lavorerà..ma noi ce la spasseremo lo stesso andando a trovare i nonni e cercando di goderci l'aria aperta il più possibile. 
Non voglio pensare a niente, solo vivere il presente, e respirare ogni attimo di vita con i miei Amori.
Buona estate!!!!!!!




venerdì 27 maggio 2016

Mille emozioni!

Periodo intenso, grandi novità, grandi cambiamenti, su tutti i fronti!!!
Partiamo da quello più importante...il nostro ometto dopodomani compie UN ANNO!!!!
L'anno scorso a quest'ora avevo iniziato già a perdere le acque...anche se non lo sapevo! Pensavo fossero solo perdite come era successo qualche giorno prima, quindi non mi ero allarmata..invece il "fiume in piena" ha continuato a scorrere e la sera quando è arrivato Carl ci siamo decisi ad andare all'ospedale... e lì mi hanno anche rimproverata per aver aspettato! Poi ci sono state le 48 ore di attesa sperando che partissero le contrazioni..e infine la mattina del 29 maggio è iniziata l'induzione!!!
Quante emozioni indimenticabili.....la nostra vita è cambiata per sempre, e ora ogni giorno è un regalo, perchè nonostante la fatica e il fatto che spesso non riusciamo nemmeno a dirci due parole ne vale sempre comunque la pena!!!!! Più energie consumiamo e più lui ce ne passa...è il nostro centro e il nostro Sole!!!! Insomma, lo amiamo alla follia!!!!!
Passiamo a parlare degli aspetti pratici, se no mi commuovo....domenica pomeriggio avevamo organizzato una merenda da fare nel parco con tutti gli amichetti (si perchè il mio figliolo unenne ha già i suoi "amichetti"...), ma il tempo è incerto...quindi sono qui che non so se spostare, se rimandare, se organizzare...non ho ancora niente di pronto, solo tante idee in testa...ma spero che andrà tutto bene perchè voglio che sia una bella festa per Cesare e per tutti!
Il nostro ometto sta crescendo velocemente: qualche settimana fa ha fatto i suoi primi passi da solo, e adesso ci riprova spesso, esitante e incerto, ma comunque ci prova e migliora continuamente. Capisce tutto quello che gli diciamo, e questa è la cosa che mi fa più emozionare: non è più un bebè da coccolare, è diventato una personcina con la sua volontà e le sue intenzioni, che comunica sempre più chiaramente! Ad esempio quando gli vietiamo qualcosa si arrabbia e protesta, e ci sfida rifacendo l'azione proibita, quel testone!
Ama farsi leggere i libri, andare in altalena, giocare con qualsiasi tipo di palla o pallone, fare rumore sbatacchiando qualsiasi oggetto (più rumore fa e meglio è) e esplorare gli ambienti che non conosce. Domenica scorsa siamo stati a fare una gita in montagna con un gruppo di mamme e papà "portatori" (tutti i bimbi erano in fascia o nel marsupio) e una volta messo a terra Cesare ha cominciato a gattonare velocissimo sul prato allontanandosi senza paura e per tutta la giornata non ho fatto altro che inseguirlo qua e là per la montagna!
Insomma, tanta fatica (perchè è sempre più impegnativo..e pesa quasi 12 kg!!!) ma anche tanta , tantissima gioia e soddisfazione!
E ora vi racconto un pò di me..lavoratrice e quasi disoccupata! Ormai siamo agli sgoccioli, oggi l'incontro decisivo, se firmeranno l'accordo da giugno siamo a casa. Stasera c'è l'assemblea, e ci comunicheranno l'esito.
Nel frattempo io starei "non cercando lavoro": nel senso che ufficialmente non lo sto cercando, ma come sempre mi succede quando non cerco qualcosa, è quel qualcosa che mi viene a cercare!
Stamattina ho fatto un colloquio in un'azienda della mia città, mi hanno proposto di fare una prova la prossima settimana...non so che fare, perchè il mio obiettivo era quello di aspettare settembre per godermi l'estate in famiglia...ma credo che la prova andrò a farla, meglio non avere rimpanti. Poi vediamo cosa uscirà fuori.
Quante cose, quanti cambiamenti....sono in fermento....ho la testa che mi esplode, ma finchè reggo va tutto bene!!! Meglio mille emozioni che zero, questa è la mia filosofia!!!

lunedì 2 maggio 2016

Coccole, gelati, biciclette!

Il nostro Cicciolo venerdì scorso ha compiuto Undici mesi!!!!
Un anno fa  in questo periodo mi trovavo ferma a letto, piena di aspettative e di dubbi, piena di voglia di conoscerlo ma anche di paura che decidesse di uscire troppo presto!!!
E ora c'è uno gnometto pieno di energia che sgambetta per casa, si mette in piedi rovesciando mobili e ripiani, apre tutti i cassetti e gli sportelli per tirarne fuori con immenso gusto il contenuto, mentre gorgheggia pieno di convinzione parole incomprensibili per tutti tranne forse per Trovatello...
A proposito di Trovatello, tra loro due c'è uno strano rapporto di rivalità/complicità: si contendono le attenzioni dei due bipedi più grandi sgomitando per essere coccolati, ma poi la mattina si salutano con affetto; quando Cesare piange Trovatello si aggira nervoso per la casa pigolando e dal canto suo Cesare, che lo ha ribattezzato Didi, deve stropicciargli le orecchie e la coda almeno una volta al giorno.
Amano tantissimo uscire insieme: quando afferro il marsupio dall'attaccapanni capiscono entrambi che è ora della passeggiata, e si precipitano alla porta tutti contenti, esprimendosi ognuno nel suo linguaggio..sono buffissimi!!!!
Di solito per portarli fuori tutti e due uso il marsupio, in modo da avere le mani libere per tenere il guinzaglio. Metto Cesare sulla schiena (ho imparato a farlo anche da sola) e a lui piace molto guardare il mondo dall'alto e tirarmi i capelli per sottolinerare la sua gioia! La fascia la uso meno, le legature dietro sono complicate anche se bellissime, e la praticità del marsupio è insuperabile. Carl invece continua ad usarla spesso per portarlo davanti, perchè lui è grande e grosso e ce la fa ancora a sorreggerlo, e Cesare adora accoccolarsi sul petto del suo papà e addormentarsi cullato dal movimento. 
La nostra esperienza di "genitori ad alto contatto" continua felicemente, nel senso che lo Scimmiotto dorme ancora nel lettone con noi, anche se adesso il suo sonno è diventato più profondo e le poppate notturne sono diminuite molto.
Per i pisolini di giorno dopo averlo addormentato in braccio sulla sedia a dondolo lo mettiamo sul letto (circondato da cuscini, perchè una volta si è svegliato e senza dire niente a nessuno ha pensato bene di cercare di scendere da solo....dando una bella capocciata!) e di solito continua a dormire tranquillo. A volte però confesso che sia io che Carl preferiamo rimanere lì con lui in braccio, leggiamo un libro oppure ci riposiamo anche noi godendoci l'abbraccio del nostro cucciolo addormentato....
Anche l'allattamento sta continuando: ovviamente per tutta la mattina fino alle 15:30 che sono a lavoro niente latte; però è la prima cosa che vuole quando torno a casa, e poi lo riprende la sera per addormentarsi e la notte. Non ho idea di quando smetteremo, quello che so è che non voglio che sia una cosa improvvisa, spero di riuscire a renderla il più graduale possibile. 
Ho l'impressione che comunque tutto questo attaccamento renda Cesare un bambino molto sicuro di sè e fiducioso: spesso in casa gironzola per le stanze da solo senza paura per giocare ed esplorare gli angoli per lui ancora sconosciuti, e quando lo portiamo all'associazione dove ci ritroviamo con altri genitori e bimbi è sempre quello che non sta fermo un minuto, gioca con tutti, "chiacchiera" a modo suo, se ne va in giro a combinare disastri, insomma, mi sembra che sia un bambino sereno e allegro. Quando lo vedo in queste sue manifestazioni di autonomia mi si riempie il cuore di soddisfazione e di gioia, perchè è anche una conferma che stiamo facendo un buon lavoro, almeno per adesso.
Tra le sue "prime volte" di questi giorni c'è l'assaggio del suo primo pezzo di schiacciata tutto per lui (lo ha ciucciato tutto e poi ho dovuto distrarlo per convincerlo a mollarla!), del gelato (gusti fragola e fiordilatte) e il suo primo giro in bicicletta sul seggiolino: all'inizio era molto sospettoso, poi appena Carl ha iniziato a pedalare si è messo a ridere tutto contento mentre Trovatello gli correva dietro abbaiando!
Non vedo l'ora che arrivi il suo Primo Compleanno! Vorrei fare una merenda nel parco con i suoi amichetti e i genitori, spero di riuscire a organizzare tutto e che il tempo ci assista!
E adesso passo velocemente alle note dolenti....il lavoro...vado subito al punto e vi dico che entro fine giugno sarò disoccupata, avrò un anno di mobilità e forse un pò di buonuscita, anche se ancora non si sa quanta, la contrattazione è in corso.
Ho deciso che aspetterò settembre per mettermi a cercare un nuovo lavoro, e intanto mi godrò l'estate con la mia famiglia.
Quando mi ricapita un'intera estate tutta per noi??? :)     

giovedì 7 aprile 2016

Vertigine

Scrivo dal lavoro, dove la situazione è statica e surreale. Quello che sappiamo per certo è che la decisione presa dall'azienda è irrevocabile, quindi aprirà la procedura di mobilità. Quello che non sappiamo è tutto il resto, cioè quando smetteremo effettivamente di lavorare, e se riusciremo a strappare anche un pò di soldi per il licenziamento. Dopo sei giorni di sciopero culminati con una manifestazione abbastanza importante (siamo andati su vari giornali e telegiornali regionali) adesso siamo rientrati in ufficio, ma con il proposito di rallentare il lavoro il più possibile. La sensazione è di essere dei fantasmi: il nostro lavoro è stato in parte già dirottato nella nuova sede, noi siamo qui ma è come se fossimo già fuori dai giochi. Ci siamo ma non ci siamo. Il clima è stato all'inizio molto pesante, ora ci stiamo quasi abituando alla situazione, perchè è vero che ci si abitua a tutto.
Il prossimo passo sarà mercoledì prossimo, quando ci sarà un altro incontro tra le parti e verrà aperta questa procedura di mobilità con l'inizio delle trattative. Tutti a questo punto speriamo di concludere il prima possibile, perchè lavorare così non ha nessun senso, a parte quello economico.
Nel frattempo ognuno vive la situazione a modo suo.
Io mi sento strana, con una sensazione che ho già provato altre volte: quella di essere a un passo da un cambiamento epocale della mia vita.
L'ho già provata a vent'anni, quando mi sono trasferita da sola in un'altra regione lasciando famiglia e fidanzato dell'epoca...poi quando ho terminato il Corso di Laurea Triennale, e mi sono ritrovata senza niente da fare, "sfidanzata" dal fidanzato in questione, con di fronte mille possibilità oppure anche nessuna...e poi altre volte, fino ad arrivare ad oggi.
Da qualche parte ho letto che la vita di ognuno può essere suddivisa in fasi di sette anni...che lavoro qui sono otto anni, anche se a dire il vero l'ultimo sono stata a casa in maternità...mi sa proprio che questa fase della mia vita, così importante e piena di eventi, si sta concludendo.
In questi anni io e Carl siamo andati a vivere insieme, ci siamo sposati, abbiamo comprato la nostra casa e ci siamo persi e ritrovati nella nostra Ricerca, che alla fine ci ha portato a diventare genitori.
E adesso? Cosa ci aspetta?
E' una sensazione di vertigine, quella che sento dentro in questi giorni.
La vertigine causata dal vuoto, dall'incertezza, dall'ignoto. Dalla potenzialità che ancora non si rivela, ma si intuisce. 
Ho un quaderno in cui sto scrivendo le idee, le cose che germogliano nella mia testa in questi giorni così strani. Gli sto facendo spazio, e gli darò il tempo di crescere. 
E vediamo quale sarà il raccolto che ci aspetta....


La vertigine non è
Paura di cadere
ma voglia di volare.....

domenica 27 marzo 2016

Crisi o opportunità?

Prima di iniziare, Buona Pasqua a tutti!
E ora passo a raccontarvi le ultime novità, che sono parecchio importanti. 
Dopo dieci giorni dal mio ritorno a lavoro ci hanno convocato i rappresentanti sindacali e ci hanno annunciato che l'azienda ha deciso di delocalizzare nella sua sede all'estero circa metà dei posti di lavoro. Che avrebbero proposto ai dipendenti (più o meno novanta persone) di trasferirsi, e quelli che avessero accettato sarebbero stati licenziati e assunti dalla nuova azienda (che ha lo stesso nome della nostra, ma come spesso accade sono due rami diversi, in modo da pagare meno tasse, ovviamente). Lo stipendio proposto è del tutto inaccettabile considerato il costo della vita nel paese di destinazione, per non parlare delle garanzie sulla durata del contratto, del tutto assenti.
Per farvi capire, secondo loro novanta persone, soprattutto donne e mamme, dovrebbero trasferirsi di punto in bianco in un'altro paese, con uno stipendio misero e con il rischio di poter essere licenziate da un momento all'altro, dato che le leggi a tutela dei lavoratori lì sono molto diverse.
Insomma, una bella fregatura.
Ovviamente non siamo stati con le mani in mano.
La strategia della nostra rappresentanza sindacale è stata di respingere questa situazione facendo ostruzionismo, perciò abbiamo fatto cinque giorni di sciopero e presidio fuori dei cancelli dell'azienda. Nessuno ha risposto alle telefonate con le quali l'ufficio del personale cercava di convocarci per farci la proposta, dato che chiediamo che le trattative si svolgano in sede sindacale e non in modo individuale e abbiamo bloccato il lavoro in un momento abbastanza importante.
Poi abbiamo fatto una manifestazione davanti al palazzo delle istituzioni dove si è svolto l'incontro con i vertici dell'azienda, incontro dal quale non è uscito fuori nessun risultato concreto.
Mercoledì faremo di nuovo una grande manifestazione al centro della città per cercare di attirare l'attenzione sulla nostra situazione, anche se le speranze di fargli cambiare idea sono molto poche.
E questi sono i fatti.
Io come mi sento?
Confusa direi. Non ho fatto in tempo ad abituarmi all'idea del rientro, ad abituarmi al distacco da Cesare, ai nuovi orari, al nuovo ritmo, che improvvisamente è tutto cambiato di nuovo e non si sa come si evolverà la situazione.
Una parte di me è molto preoccupata di ritrovarsi disoccupata, e considerata la nostra situazione, con Carl che lavora part-time e il mutuo, so che sarebbe un bel problema. So anche che non è semplice ritrovare lavoro, soprattutto nel mio settore, e che certamente l'epoca del contratto sicuro finirà per sempre per me, e se ne aprirà una nuova fatta di incertezza e precarietà.
Un'altra parte di me invece pensa che questa cosa sta accadendo al momento giusto, perchè in ogni caso stavo ripensando alla mia situazione lavorativa, volevo cambiare, e se riusciremo ad ottenere la mobilità avrò un anno in cui sarò un pò coperta economicamente e potrò cercare un lavoro più adatto alla mia nuova vita di mamma.
Confusa, confusa, confusa.
L'incertezza è la parte peggiore, perchè adesso aspettiamo una mossa da parte dell'azienda: un passo indietro, nella migliore delle ipotesi, oppure un passo avanti con i licenziamenti e l'apertura delle procedure di mobilità per chi non accetterà il trasferimento.
Nel frattempo Cesare tra qualche giorno compie dieci mesi, ed è un amore di bambino e un terremoto allo stesso tempo. Gattona velocissimo per casa e si attacca ovunque per tirarsi su, sbattendo da tutte le parti e rovesciando cassetti, comodini e sedie. Ha iniziato ad odiare il momento del cambio e anche quello del bagnetto, e ogni volta è una tragedia di urli e pianti e contorcimenti tipo anguilla per sfuggire alla tortura. Ma poi quando ride ci fa sciogliere il cuore e dimenticare tutto....
Mi pesa tanto stare tutte quelle ore senza di lui, dalla mattina presto fino alle 15.30, non vederlo al risveglio, non dargli da mangiare, non farlo addormentare io. Per fortuna c'è il pomeriggio e poi la sera e la nostra notte passata a dormire stretti stretti che mi ridanno la carica per affrontare il giorno dopo. Lui mi sembra sereno nonostante tutto, anche se poi spesso ha degli attacchi di "mammite" acuta quando stiamo insieme, e non vuole che lo metta giù per nessun motivo.
Questa è la situazione, vediamo cosa succederà nei prossimi giorni..spero solo che ci sia un pò di chiarezza, in modo da capire quello che ci aspetta...

domenica 13 marzo 2016

A piccoli passi...si torna a lavoro!

E' una domenica pomeriggio fredda e ventosa, Cesare e Carl dormono sulla sedia a dondolo coperti dal plaid a quadri, Trovatello russa nella sua cuccia sotto la scala, e io dopo aver messo su l'ennesimo brodo vegetale (ultimamente è un pò un'ossessione...) mi dedico ad aggiornare il blog davanti a una tazza di tè bollente. 
E così sono tornata a lavoro.
Nonostante tutti i miei buoni propositi martedì sera ero nervosissima e mi era venuto un terribile raffreddore (sicuramente psicologico..) a peggiorare il mio stato d'animo.
Poi mercoledì mattina la sveglia è suonata alle 06:15 e si è messo in moto tutto il meccanismo: prima mi sono lavata e ho fatto colazione lasciando Carl e Cesare a letto, poi ho svegliato Carl che ha portato fuori Trovatello mentre io prendevo il suo posto sotto le coperte per non far svegliare Cesare e dargli un pò di latte mentre sonnecchiava, poi lui è tornato e io ho finito di vestirmi e prepararmi e alle 7:40 sono uscita di casa. Alle 8 sarebbe arrivato il Nonno per dare modo a Carl di prepararsi e uscire, e poi sarebbe rimasto con Cesare fino alle 11, quando sarebbe arrivata la baby sitter. Io sarei tornata verso le 15:30 e poco dopo anche Carl.
Quando sono arrivata davanti all'azienda mi sembrava che non ce l'avrei mai fatta ad entrare..c'era una vocina che continuava a ripetermi:"Dai adesso fermati e torna indietro. E non metterci più piede!!!"
Ma non le ho dato ascolto e sono entrata.
Ho marcato, ho salito le scale, e quando ho varcato la soglia dell'open space mi è sembrato di non essere mai andata via. Tutto si era come congelato, quegli undici mesi lontano da lì erano trascorsi solo per me, mentre lì dentro era rimasto tutto immutato.
Una specie di castello della Bella Addormentata Nel Bosco.
La mia scrivania, il mio computer, le mie forbici cigolanti, le matite, le squadrette, il cartoncino, i miei post-it sparsi ovunque.
La ragazza che mi aveva sostituito aveva finito esattamente il giorno prima, e a parte un maglione sulla spalliera della sedia, non aveva lasciato altri segni della sua presenza. 
E così la giornata lavorativa è iniziata. Ho salutato le colleghe e  la mia capa, tutte sono state gentilissime e carine; abbiamo preso il caffè, poi ho cominciato a lavorare ed era come se avessi smesso solo il giorno prima. Mi ricordavo tutto. Come andare in bicicletta. :)
In realtà durante il giorno e nei giorni successivi ho capito che quella sensazione di immutabilità era vera solo per me, perchè lì dentro le cose erano cambiate, e anche un bel pò.
Le colleghe mi hanno aggiornato sulla situazione: l'azienda sta delocalizzando all'estero, tante persone le hanno mandate via, tante sono state spostate (o per meglio dire "spalmate" in altri uffici), tanti contratti a termine non rinnovati, alcune andate in pensione anticipata.
Il sindacato interno ha proclamato lo stato di agitazione, hanno già fatto una manifestazione e se ne prevedono altre, ma i piani dei vertici aziendali (c'è un nuovo Grande Capo, che a quanto pare dà importanza solo ai bilanci e ai numeri) sembrano ormai definitivi. L'atmosfera è tesa e nessuno sa chi sarà il prossimo a essere chiamato all'ufficio del personale. 
Insomma, un bel casino.
Io ho ascoltato i racconti, commentato, esternato una preoccupazione che non ho, perchè in realtà mi sento ancora del tutto distaccata, come se non mi riguardasse, anche se razionalmente so che non è così.
Ho invece molto apprezzato di riprendere in mano il mio lavoro, di chiacchierare con le colleghe, di essere fermata in corridoio per sentirmi dire:"Bentornata!" "E il piccino come sta? Con chi l'hai lasciato?" e soprattutto ho apprezzato di spegnere il computer alle 15, salutare tutti e andarmene a casa.
Di aprire la porta chiedendomi come mi avrebbe accolta Cesare, se avrebbe pianto oppure no, e poi vedere la gioia nei suoi occhi e abbracciarlo forte, e accoccolarci sul divano io e lui per dargli un pò di latte, momento solo nostro, e poi avere ancora il pomeriggio davanti per stare insieme.
Il part-time è veramente una condizione privilegiata, ne sono sempre più convinta.
Insomma, è andata bene. Sono passati solo tre giorni, non voglio cantare vittoria troppo presto, ma il nostro ometto coraggioso non ha pianto, è stato buono sia con il Nonno che con la Tata, e la nostra organizzazione sembra funzionare.
Ora ci aspetta una settimana più impegnativa, perchè Carl fa la sera e saremo soli a gestire ogni cosa, ma sono fiduciosa. Se vedo che Cesare è sereno va tutto bene, la sua serenità è il nostro premio per le fatiche e gli equilibrismi. 
E così andiamo avanti, a piccoli passi, e ogni giorno cresciamo un pò insieme.

PS: Ehi, aggiunta importante!!!!! Non vi ho raccontato com'è andata la visita dal Super-gine!!! Qui dentro tutto tace, ovaie e utero ancora addormentati, dell'Amica Endometriosi nessuna traccia!!! La stiamo fregando ben bene!!! Finchè il ciclo non mi torna è la condizione ideale, perchè è come se la stessi curando senza medicine!!! Potete immaginare la mia felicità! Quindi si continua con l'allattamento finchè posso, spero il più a lungo possibile!!!!!